Ilaria Guccione, Sembra un angelo caduto dal cielo (Palermo, luglio 2014) |
Quante volte mi chiesi pazienza ma poi non sopportai tutto quell’aspettare rimanendo ferma e me ne andai soffiando indifferenza.
Ci riprovai nel farsi alta stagione ma mi costò un po’ troppo pagare in delusione.
Ci riprovai annegando in più bicchieri il desiderio e il vanto ma niente che arrivasse ed io a chieder sempre tanto e deglutire infine disincanto.
Ci riprovai tentando misurato salto ma frantumai i miei sogni sull’asfalto.
Mi si spezzò la rima, capii che niente torna come prima.
Non mi rimase che bastarmi, ché solo io lo so come aspettarmi.
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