Ilaria Guccione, Lo studio è sacro (Palermo, 2013) |
No che le parole non bastano in questo giorno sghembo e il tempo a disposizione è poco, il momento dicono che sia sempre quello sbagliato, come il colore dell'inchiostro che ho scelto ed il luogo me lo sento scomodo perché me l'hanno imposto con finta gentilezza. E allora non ho niente da scrivere né da dire. Lancerò sassi nella fretta, nonostante i divieti. Cercherò di non cadere nella trappola affossante della regola. Mi basterebbe centrare quel solo bersaglio o almeno appropinquarmi al tuo punto più dolente per concedermi in premio brandelli di quiete, ché oggi sono così stanca che se mi trattengo ancora il senso del mio essere stata e del mio andare ci muoio.
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