Ilaria Guccione, Vado al Massimo (Palermo, 2013) |
Gitanes con filtro, la piazza piena e vuota, il sole che va via educato, i gesti buoni interdetti e tutti gli altri sempre a portata di offesa che ti centra sempre e non si sbaglia mai.
La domanda è sempre la stessa e la risposta manca. Il tempo è quel che è e lei lo lascia andare.
E io lascio andare lei, che cammina e cammina al centro della strada come per regalarsi un sorriso e uno sguardo di sfida contro quel niente intorno che pesa troppo dentro, giocandosi i suoi passi in una danza che solo lei sa.
Ci si gioca tutto tra rumore e distanza.
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