Spider-Boy

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lunedì 3 marzo 2014

Chieder poco è sempre viver male

Ilaria Guccione, Donna alla Kalsa (Palermo, luglio 2013)

Vogliatemi bene,
un bene piccolino,
un bene da bambino,
quale a me si conviene,
vogliatemi bene.
(Cio-Cio-San a Pinkerton, da: Madama Butterfly, di Giacomo Puccini)

Chieder poco è sempre viver male. Che te ne fai di un bene piccolino, di una promessa a metà in cambio di un amplesso a tempo determinato, ragazza dagli occhi che dicono Oriente e cuore e cosce che ancora non san niente. Eppure la tua storia è sempre quella. Quella che John Luther Long la fa iniziare, poi passa per David Belasco, si fa musica con Giacomo Puccini e diviene film ancora privo di parole con Fritz Lang.* E sempre il solito finale, quello che ti fa perire di pugnale, a voler tacere di recenti messinscene in cui ti ammazzi con un colpo di pistola, che pare sia moda il melodramma far moderno a rovinar la storia.
E tutta questa gente intorno che la sua storia se la scrive da sé e si bea di beni piccolini, che pare che a contarsi il poco tra stipendio e appartamento ci si scordi facilmente di quel tanto che non s'è mai cercato né desiderato. Si resta tutti insieme ad ascoltar canzoni piccoline, ad avvinghiare amori piccolini e film piccolini da ammirare e giorni piccolini da lasciar passare.


* Madame Butterfly, 1898; Madame Butterfly, 1900; Madama Butterfly (libretto di G. Giacosa e L. Illica), 1904; Harakiri, 1919.

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