Ilaria Guccione, T'attendo (Palermo, marzo 2014) |
Attendendo. Fino a quando e quanto perdo se rimando.
Se rimango cosa resta. Forse il sogno sulle labbra già sfumato e canzoni inopportune nella testa.
Risalendo. Perché mai ogni santa volta sempre sola ridiscendo.
Se un bel giorno poi m’accendo. Quando manco il sonno non distinguo mai che cosa spengo.
Se rinuncio quanto spendo. Chi sa dirmi quanto conto se alla vita non so mai conceder sconto.
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