Ilaria Guccione, Tempo in vendita (Palermo, 2012) |
Si sta tutti a svender tempo cercando di dare un prezzo a tutto. A
confrontare il vecchio col nuovo, a cercarsi una convenienza che soddisfi al centesimo chi
compra e chi vende.
C'è chi aspetta di comprare e s'incanta a contemplare e chi ha il tempo
contato per vendersi qualcosa per poter campare. C’è che è sempre questione di tempo
da spendersi a velocità diverse per ricavarci qualcosa. Qualcuno sfoggerà il
suo prezioso orologio a cena o il suo iphone ultimo modello per strada. Qualcun altro
apparecchierà il suo pasta e niente senza nessuno spettatore, perché il piatto è unico e vecchio e ci si mangia bene da soli.
Cos'hai comprato di bello oggi? Un posto da associato, un nuovo fidanzato. E quanto ti è costato? Il giusto, il dovuto, è stata un'occasione a buon mercato. Adesso ho da trovare la prossima occasione per un parto quasi indolore, da figlio o da ordinariato.
Che prezzo mi fai per il tempo che mi hai preso, che cosa mi dai in cambio delle
mie parole? Conterai le ore e peserai le sillabe? E dai che scherzavo, le cose mie non hanno prezzo. E quel che faccio, lo pago a modo mio e a te non costa niente.
Mentre rimani a scegliere davanti alla tua vetrina del momento, qualcosa di
estremamente importante ti è appena passato alle spalle. Succede sempre. E tu neanche te ne accorgi.
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