A sole e vento

Ilaria Guccione, N'acchianata è na scinnuta (Palermo, 2013)

Che stagione strana, questa qui. E' un inverno che sa di sole e vento caldo che i pensieri te li asciuga in un lampo e non hai neanche bisogno di stenderli. Che poi su quei fili di memoria che hai non c'è nessun ordine che tenga né abbastanza spazio.

Sembrano giorni buoni per far scadere di tutto, una bolletta, un volto. Insieme sorriso e contratto.

E intanto loro vanno e vengono. Portano via il possibile, sicuri di non lasciarti niente. E, impegnati come sono a cercarti ogni verosimile nascondiglio, non si accorgono che ciò che per te conta sul serio è quello che ti coltivi ogni giorno, a sole e vento. E a temporale, quando il sole manca.

E a venire e andare così, sicuri di averla avuta vinta, di averti privato di tutto, che sul tuo dispiacere ci faranno su una mangiata e chissà quante bevute, neanche si rendono conto che il troppo peso gli ha bucato le tasche e ciò che per loro contava se lo son perso di strada in strada.