Ilaria Guccione, Barb/ieri (Palermo, 2012) |
- E se fosse qualcosa che non si può raccontare?
- Che vuol dire? Tutto si può raccontare. Basta mettere una parola dietro l’altra.
- Qualcosa che non si può raccontare. Qualcosa che è passato da tempo, ogni tempo ha i suoi racconti, e se si lascia passare l’occasione, allora, a volte, è meglio tacere per sempre. Le cose decadono e diventano inopportune.
- Io credo che il tempo non passi per nessuna cosa, resta tutto lì, in attesa di farlo tornare. E poi, a tutti piace raccontare la propria storia, anche a quelli che non ce l’hanno. Se i racconti sono diversi, il significato è lo stesso.
(Da: Un cuore così bianco, Javier Marìas)
Pensa a un barbiere, il primo che ti viene in mente. Escludi quello sotto casa dei tuoi, quello che era sabato e papà dov'è, è andato dal barbiere, e tornava con quel profumo inconfondibile che l'avresti indovinato lo stesso.
E allora penso a quell'altro, un tipo taciturno e solitario, che di mestiere fa il barbiere, anzi no: lui in quel mestiere ci è inciampato dentro o meglio ancora ci si è sposato. Con la sorella del barbiere.*
E allora penso a quell'altro, un tipo taciturno e solitario, che di mestiere fa il barbiere, anzi no: lui in quel mestiere ci è inciampato dentro o meglio ancora ci si è sposato. Con la sorella del barbiere.*
La sua è una storia che parte in piedi davanti a una poltrona da barbiere, mani sulla testa di un cliente e finisce che è lui quello che si ritrova seduto, sulla sedia elettrica.
Lui ci prova a cambiarsi la trama ma rimane ingarbugliato, tra un taglio di capelli e l'altro, che ogni volta buttarli via gli costa pena. E continua a inciampare, in un tentativo di riscatto e in uno di ricatto, in un tagliacarte che ci si difende e si ammazza, in una moglie che si impicca in carcere e in un altro morto, che lui non c'entra niente ma è per quello gli tocca pagare.
E lui che in mezzo a tutto questo si sente sempre di più un fantasma attraversato dalle vite degli altri. Fino a quando in prigione non scrive la sua storia per una rivista, 5 cent a parola. Che dei soldi non se ne farà niente. Ma tutto quel nero su bianco gli ha fatto acquistare finalmente consistenza e senso. E magari qualcuno si ricorderà di quella storia lì, anche quando i suoi capelli avranno smesso di crescere.
E lui che in mezzo a tutto questo si sente sempre di più un fantasma attraversato dalle vite degli altri. Fino a quando in prigione non scrive la sua storia per una rivista, 5 cent a parola. Che dei soldi non se ne farà niente. Ma tutto quel nero su bianco gli ha fatto acquistare finalmente consistenza e senso. E magari qualcuno si ricorderà di quella storia lì, anche quando i suoi capelli avranno smesso di crescere.
*Il barbiere è Ed Crane/Thornton, il protagonista del film L'uomo che non c'era, di Joel ed Ethan Coen (2001). La frase riprende l'incipit del film.
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