Ilaria Guccione, Donne in sosta (Palermo, 2013) |
A volte si è di partenza e di arrivo nello stesso momento. Che è come dire che non hai fatto un solo passo di quelli che non conoscevi già, di quelli che un minimo dettaglio della faccia te lo cambiano, per evitare di perderti. Che poi non sapresti come fare a muoverti, che poi non sapresti a chi chiedere aiuto, che poi non sapresti neanche se quel che vuoi è tornare indietro. Anche se magari un po' qua e un po' là hai macinato chilometri e sei convinto di poter battere il dubbio degli altri su una distanza misurata in biglietti e dépliants.
E sul peso di regali che non ti avevano neanche chiesto e su quel qualcosa che hai sicuramente comprato, ché un souvenir serve sempre e lo si può tirare fuori al momento opportuno. E neanche ci fai caso che l'hai già buttato insieme agli altri a far polvere.
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