Ilaria Guccione, Let it flow (Palermo, 2013) |
Dicono che tu abbia il cuore malato,
egregio signore.
Marcio, scaduto: scambiato con l’orologio degli altri. Roba
buona per falsi punti di partenza e per appuntamenti da mancare. Che poi a non
chiedere il costo in anticipo si rischia di crepare dopo ogni falso arrivo. Ché quell’altro te stesso
prima o poi ti esigerà il conto e con lui non puoi giocare col tempo e col
silenzio né confondere la superficie per l’abisso.
Si consigliano pertanto i seguenti esami di routine:
Esercizio della propria vergogna al mattino e alla sera.
Sincerità che ti rimbalzi dal muro sul petto prima e dopo i pasti.
Trasfusioni di buona coscienza tre volte al dì per evitarti i consueti nocivi passi da gambero e l’auto sgambetto.
Con voce di coraggio ossigenarsi il cuore, sillabandosi il respiro e il senso.
Si consigliano pertanto i seguenti esami di routine:
Esercizio della propria vergogna al mattino e alla sera.
Sincerità che ti rimbalzi dal muro sul petto prima e dopo i pasti.
Trasfusioni di buona coscienza tre volte al dì per evitarti i consueti nocivi passi da gambero e l’auto sgambetto.
Con voce di coraggio ossigenarsi il cuore, sillabandosi il respiro e il senso.
Regalarsi qualche smorfia di disappunto. A giorni alterni, al risveglio davanti allo specchio. Che serva per rispondere no, che serva per dei salutari vaffanculo da dispensare quando a tentare di farti da specchio sono gli altri.
N.B. Egregio signore, considerata la tua cattiva memoria, ti consigliamo di ricopiare tutto su un post-it e di attaccartelo sul cuore.
N.B. Egregio signore, considerata la tua cattiva memoria, ti consigliamo di ricopiare tutto su un post-it e di attaccartelo sul cuore.
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