Spider-Boy

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martedì 19 agosto 2014

Rammentare è rammendare


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Ilaria Guccione, Viavai (Palermo, luglio 2014)
 
Quelli che si portano dietro i soliti striscioni, un pugno in tasca almeno di affezionate citazioni.
Aggrappandosi allo slogan più riuscito, mantengono impeccabile la piega del vestito.
Solo il presente voglion sillabare, ogni ombra sulla spalla la sanno ricacciare.

Mi sporgo maldestra sulla sera salutando moltitudini di me che hanno spessore di carta e profilo d’inchiostro e il sapore del quanto tempo che è questo mio tempo che è passato ma dove sei che non t’ho fatto niente e te ne sei già andato.
Rammentare è forse solo questo: l’arte sbilenca del rammendo, il giocarsi la memoria sul filo teso a disegnare piroette timide e sciancate che non sai mai quando si spezzi che non sai mai com'è che ci ricadi, una scommessa persa in partenza perché non l'hai mai giocata, un riconoscersi ragione che ormai non serve a niente,  un incalzar risposte su una domanda assente.