Spider-Boy

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mercoledì 19 luglio 2017

Congiura, contagio e peste in ogni tempo

Ilaria Guccione, Partire partirò (Palermo, febbraio 2017)

Guardò il mare, azzurro, fermo, la raggiera all'orizzonte che s'apriva, la spiaggia dell'Arenella, villa Igiea, i Cantieri, il Porto, e la città distesa che si svelava.
L'amata sua, odiata. Intrigo d'ogni storia, teatro di storture, iniquità, divano di potenti, càssaro dei criadi, villena degli apparati, osterio di fanatismo, tribunale impietoso, stanza della corda, ucciardone della nequizia, kalsa del degrado, cortile della ribellione, spasimo della cancrena, loggia della setta, casaprofessa della tenebra, monreale del mantello bianco.
Congiura, contagio e peste in ogni tempo.
(Vincenzo Consolo, da: Lo spasimo di Palermo)

Ti uccido all'imbrunire, al risveglio ti rimpiango.
Ti eludo nello sdegno del giorno, m'illudi arrancando nel sogno che la notte rabbercia.
Trattengo l'intervallo muto del respiro, la iattura dolente nello spigolo della sera.



mercoledì 11 gennaio 2017

Ho un buco in mezzo al cuore


Ilaria Guccione, Franky (Palermo, ottobre 2016)


Ho un buco in mezzo al cuore, che a furia di spararci dentro non fa più dolore.
Ho un tempo disperato, che a furia di sperarlo è già passato.
Ho il gioco del bambino per la strada, che finirà per bene ovunque vada.
Ho quel pensiero storto che m'avanza, che mi rigira in testa e non è mai abbastanza.
O che diciamo tanto e più di tanto e non fai mai di mia speranza un canto.
Ché tanto è sempre troppo poco, adesso vado via e finisce il gioco.
Ché presto si fa sempre troppo tardi, che adesso mi addormento e tu neanche mi ricordi.