Spider-Boy

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domenica 22 marzo 2015

Giudizi universali


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Ilaria Guccione, I 17 (Palermo, marzo 2015)

Bello sarebbe il mondo se non ci costringesse.
A rimanere appesi ad un’attesa da giudizio, vittime del malocchio  supponente di chi per lecito consenso si sente domineddio giudicante sul nostro essere libero e  pensante.
Bello sarebbe il mondo se non ci condannasse.
Al trucco della scheda, l’obbligo d’inventario, al casellario straboccante.
Se non ci sottraesse il passo e il verbo, lo sdegno e l'anarchia.
Bello sarebbe il mondo se non ci relegasse.
Con un gran calcio in culo da scarpa d'ordinanza nel girone degli offesi, pensando di tranciarci ogni speranza.


 

sabato 7 marzo 2015

Munnizza. Appunti per una storia illustrata



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Ilaria Guccione, Via Meli (Palermo, giugno 2014)

Palermo, giovedì 5 aprile 1787.
Mi fermai in una botteguccia di merciaio sulla via principale per farvi alcuni piccoli acquisti.
Mentre stavo davanti al negozio ad osservare la merce, si levò una leggera folata di vento, che in un attimo, turbinando lungo l’intera strada, riempì botteghe e vetrine di polvere.
Per tutti i santi, esclamai, di dove viene, mi dica, tanta sporcizia nella vostra città? Non è possibile rimediarvi? (…)
Da noi le cose stanno come stanno replicò il bottegaio; quel che buttiamo fuori di casa rimane a marcire a mucchi davanti alla porta.

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Ilaria Guccione, Affittasi locale vista mare (Palermo, Foro Italico, agosto 2014)

Quando gli ripetei la domanda se non vi fosse modo di ovviare al guaio, mi rispose che, secondo la voce popolare, proprio coloro che avrebbero dovuto provvedere alla pulizia non si potevano costringere, dato il grande ascendente di cui godevano, a far buon uso del pubblico denaro; si aggiungeva la bizzarra circostanza che, rimovendo quel lurido strame, sarebbero divenute visibili le pietose condizioni del lastrico sottostante, il che avrebbe messo in luce le malversazioni d’un altro ramo delle casse civiche. 

(Johann Wolfgang Goethe, da: Viaggio in Italia)

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Ilaria Guccione, La spianata della scimmia (Palermo, via Terra delle Mosche, settembre 2014)

Palermo, 22 dicembre 1799.
(…) nessuno, e specialmente padroni di botteghe e conduttori, possa piantare focolai in mezzo alle strade, dentro o fuori città, senza licenza, per non dare incomodo al pubblico passaggio; e caso mai, il cufolaio (focolaio) non sia più di palmi due, appoggiato al muro delle botteghe proprie e non già in mezzo le strade; 

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Ilaria Guccione, A neve e fuoco (Palermo, piazza Meli, 31 dicembre 2014)

che nessuno getti fuori di casa o bottega fuori la rispettiva sponda delle abitazioni senza impedire il passaggio, così come le immondezze (spazzatura), che la sterratura ed altro materiale di fabbricatura sia portato in luogo designato fuori città, senza seminarlo per istrada, sotto pena di doverlo riprendere; che i fumatori (spazzaturai) che raccolgono immondezze, non debbano sporcare le strade;

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Ilaria Guccione, Più birra per tutti (Palermo, agosto 2014)

(…) che nessuna persona possa gettar dalle finestre, balconi, aperture, porte, acqua lorda, di bagni, orina, bruttezze, immondezze ecc. di giorno e di notte.

(Giuseppe Pitrè, da: Pulizia e condizioni igieniche della città; bandi di Palermo!, in La vita in Palermo cento e più anni fa, volume primo) 

Ilaria Guccione, Vicolo del Pappagallo (Palermo, 1 marzo/7 marzo 2015)