Spider-Boy

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mercoledì 9 marzo 2016

Come un Orfeo che non sa più intonare

Ilaria Guccione, Piedi d'artista (Roma, novembre 2014)


Le parole buone per il commiato, quando le cerchi ti sorprendi in perdita di fiato.
Passiamo attenti tra spazi infiniti fatti di niente chè a niente serve computare conforti sghembi sul dolore.
Se si può dire niente quest'ingombro di pena e d'inverno che ci appanna il cuore.

Come un Orfeo che non sa più intonare colore e presente.
Voltarsi all'improvviso e sul viso inciampare in uno strazio trasparente.
E ritrovarti sempre lì che non puoi fare un passo, dirsi ogni volta che è meglio andar via, magari un altro giorno sarò forte e poi ripasso.
E intanto è già la giravolta del ricordo, quell'accostarsi che non è mai abbastanza per districarsi dal groviglio muto dell'assenza.

Ombra della mia ombra, lasciami andare, me lo ripeto sottovoce e non mi so ascoltare.