Spider-Boy

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martedì 28 gennaio 2014

Fin dove possono i passi

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Ilaria Guccione, Stereo sound man (Palermo, gennaio 2014)

E non ebbi neanche tempo di parola che potesse scagionarmi.
E non ebbi tempo di saluto che sapesse almeno consolarmi.
Mi rimase tempo di strada e di memoria per continuare a raccontarmi la mia storia.
Che sarà poca cosa ma me la porto in giro come la gioia più preziosa.
Non chiedo più parola, ché ne ho fin troppe in tasca dopo anni di scuola.
Non chiedo più saluto, ché non sai mai se rimi in onestà con benvenuto.
Passo, davvero passo e inciampo e cado e mi riprendo e passo e vado avanti fin quanto posso.
E tu ricordati, se puoi. Del mio cantarti stonato sottovoce, del mio non metterti mai in croce, di quel voltarmi appena ad ogni malevolo cambio di scena. 
Del mio sorriso appeso a far speranza, quello che sa ancora sfiancare ogni incompresa lontananza.

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