Spider-Boy

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venerdì 14 febbraio 2014

Passa che tutto passa


Ilaria Guccione, Quando la banda passò (Palermo, marzo 2013)

Passa che tutto passa, passa la banda del giorno di festa e la gente che si porta per via la sua fretta molesta.
Passano gli entusiasmi del giocarsi bambini, l’allegria compagna dei vent’anni, il pianto che sa di troppo sale ad ogni funerale e tutto quell’andar storti di passo cuore e sguardo, che te lo chiamano malinconia ad ogni età in cui inciampi.
Passa il bicchiere pieno e pure quello vuoto che qualcuno lesto te l’ha già riempito e resta il letto che intanto s’è fatto più leggero e lo scopri nell'ora del sonno maldestro, ché nessuno per tempo ti ha avvertito.
Il passato l’ho incontrato una sera a un incrocio, col suo colore grigio da cappotto invernale e voce che anche ad averci gli occhi chiusi non ti potevi sbagliare. Mi son costretta lenta nell'andare, che non avevo un saluto fasullo da donare, che non avevo nulla da fargli ricordare.
Sarà che sono io che non imparo niente, sarà che il desiderio passa ma io non so dimenticare.

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