Spider-Boy

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lunedì 16 dicembre 2013

Tra una crepa e l'altra del ricordo

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Ilaria Guccione, Sviolinate (Palermo, dicembre 2013)

Il bicchiere è mezzo vuoto e la testa sovrappiena.
Gira e rigira il pensare, in giri che si fanno inutili in bisticcio di parole e farci pace mai e neanche afferrare li puoi, ti esplodono sul tavolo in sillabe furiose e ferite che boccheggiano rassegnate a quel colpo di spugna che darà il saldo del conto, mentre la loro eco tu te la trascinerai fino al letto del riposo che ormai non sai.
Un piede leva l’altro dall’impaccio del qui non ci so stare e tutt’e due fanno strada e ce ne vuole ad arrivare.
Che per un punto d’arrivo te ne devi saper giocare mille in sbilenche partenze. C’è un muro a sinistra che t'impone il silenzio, sulla destra un cancello che ti fa solo urlare. E si va avanti di fosso in fosso da saltare, se non si cade prima di stanchezza e d'impazienza e di non saper più che fare.
Ho attraversato un sogno storto che non mi voleva far tornare e una strada obbligata dal dolore e frasi rassicuranti e scadute a perdermi di casa e una smorfia sul viso e a quel punto che fu dove vuoi che io potessi ancora andare.
Ho incontrato quelle crepe che mi fanno intera e non le ho potute contare, m’è franato il passo ed il rancore, mi son dovuta fermare.
E tu. Soffiami appena un bacio quando ripassi tra una crepa e l’altra del ricordo.







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