Spider-Boy

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domenica 14 luglio 2013

Ah, Rosalia, Rosalia!

Ilaria Guccione Calia e semenza per il festino (Palermo, 2013)

"Ah, Rosalia, Rosalia, come ti persi! sentii che camminando appresso a me dicea tristissimo il valletto.
"Che c'è, Isidoro, che lamenti?"
"Niente, eccellenza, niente. Pensavo che in Palermo, proprio oggi, comincia il gran festino."
"Quale festino?"
"Di Santa Rosalia."
E mi narrò allora che in quella capitale si svolgea per cinque giorni una gran festa in onore della patrona, della vergine e santa Rosalia che Palermo salvò dalla peste nera. Mi narrò esaltato della magnificenza, della fama della festa, per cui da tutto il Regno e dall'Europa venivano in Palermo forastieri per godersela; della processione del gran carro, delle reliquie sante, del viceré, de' nobili, dell'arcivescovo, degli ordini, delle confraternite, delle corse dei barberi, della beneficiata, delle luminarie, degli addobbi, dei ricevimenti, delle passeggiate...
(Da: Vincenzo Consolo, Retablo)

Ah, Rosalia, Rosalia! Santa che non dai scampo, che sono giorni e giorni che ti ritrovo accanto. Tra quel po' di prato rachitico ficcato intorno a qualche statua e provvisori sgabelli per terra che dice che fanno tanto giardino metropolitano per una settimana.
Ah, Rosalia, Rosalia! Che li mantieni tutti contenti nell'attesa e rassegnati al solito domani e loro non si sanno né l'uno né l'altro umore ma questa sera di luglio non se la possono mancare, sera di bancarelle già pronte dal mattino a venderti calia e semenza, torrone e gelati e improbabili cuori con slogan amorosi e giocattoli che se non fosse per il caldo si penserebbe d'essere già al giorno dei morti.
Ah, Rosalia, Rosalia! Santa che spargi rose e fumo, morta che ai vivi regali la solita strada e il consueto denaro e tutti li sfinisci in giochi di luce e rumore a uno sputo dal mare.


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