Spider-Boy

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martedì 2 luglio 2013

Sotto un cielo di carta

Ilaria Guccione, Burattino senza fili (Palermo, 2013)


Le marionette, loro sì che sono fortunate: vanno in scena di tragedia in commedia e mai che gli si squarci quel cielo sottile di carta che gli fa da riparo. Mica come voi, che vi costringete ad andare di fretta in questo gran teatro fatto di giorni e di notti, pronti a farvi tirare un braccio e piegare il collo in un incrocio di fili tra compromessi e doveri. Tutti attenti ad investire in memoria per imparare correttamente la parte e meritarvi almeno un applauso. Eppure, a sapere alzare la testa, sarebbe così semplice capire che noi ci si trova tutti a recitare la vita sotto un cielo pieno di buchi neri. Et voilà! Arriva il temporale e il copione si bagna e non ci leggi più niente, si cade in balìa del dubbio, ci si dispera in assenza di battute appropriate per salvarsi la scena.
Signor Meis, stasera dovrebbe venire con me a teatro, ci sono le marionette! E c'è Oreste, signor Meis, sicuramente mettono in scena l'Elettra di Sofocle!*


* Se non sai cosa sia il buco nel cielo di carta, se Adriano Meis non ti dice nulla e meno che mai Anselmo Paleari, leggi almeno il dodicesimo capitolo del Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Anzi, leggilo tutto. E anche se l'hai già letto, rileggilo che male non ti fa.






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