Spider-Boy

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lunedì 23 settembre 2013

Finisce che m’accerchio di parole


Polisportiva1
Ilaria Guccione, Tu sorridi e m'inchiodi alla sedia e puoi fare ogni cosa di me (Palermo, 2013)

Le lettere che continuamente scrivo e sospendo, perché ti voglio ma a niente ti voglio spingere, mi srotolo e poi mi arrendo, lettere che non mando mai per non disturbare, per non importi un’attenzione che non sai gestire, lettere che spengo, ché per quanto le parole siano il mio ufficio e il mercato e anche un incanto,  un piacere, non ho tutte le parole che servono per dirti il ricordo di te.
(Da: Isa, Al balcone, in: L’arte dell’insonnia)

Ma la vecchia. Parliamo della vecchia, della sua ora e passa di libertà e smog che ruota intorno a quella sedia sgangherata. Passi e ripassi e lei neanche se ne accorge, tira fuori come in un gioco di prestigio un pettine e lo lascia andare su quel suo bianco disciolto. In gesti di lenta e infinita bellezza.
Ma io. Con l’irrequieto passo, io. Che, per non pensare, finisce che m’accerchio di parole. Tra quelle che mi assediano impietose e quelle troppo liquide nel loro consolare. E scelgo sempre le prime per regalarmi maldestre ed infinite fughe da lettere sospese, stracciate nel pensare della notte che per dispetto non mi acquieta gli occhi.
Ma la vecchia. Che chissà che si aspetta ancora la vecchia, ché non regala parole a nessuno ma solo sguardi d’ombra lunga che planano muti e lievi sul grigio del marciapiede.
Ma io. Con quel guardare tutto, io. Che potrei scrivere la stessa storia mille volte e nessuno che se ne accorga.  E' l'inquadratura che muta, è un dettaglio nella trama, la mia sedia che si rompe, la faccia che cozza contro il muro nero del silenzio. La storia, con le sue storie parallele e trasversali, resta quel che è, quel che non mi riesce di dire e allora ci provo e ci riprovo e sono sempre qui.
C'era una volta una storia che, a tenerla nascosta, se ne è persa memoria. Era una storia bella per difetto ma non ti dirò di cosa o chi. Era una storia che, a furia di cercar le parole più adatte per poterla salvare, si è persa in una lunga pausa e ha smesso di parlare. 


  






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