Spider-Boy

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lunedì 9 settembre 2013

Gli ospedali di notte

Ilaria Guccione, Servizi al cliente (Palermo, 2013)


Gli ospedali di notte odorano di silenzio, che poi è l’unico odore che ti è consentito se hai due tamponi ficcati nel naso e che chissà fin dove ti arrivano, forse fino a tutti quei tuoi pensieri che ti si comprimono e ti fanno odiare la luce. E intanto hai gli occhi grandi e lucidi che ti sanno di necessario ma non voluto pianto. E tutti quegli altri come te, che li saluti di giorno, a sembrare affiliati alla congrega delle madonne miracolose, icone dolorose di stanza in stanza e nessuno buono ad accenderci un cero. Però per due madonne e padri pii la domenica ti passano a chiedere il soldo per metterci i fiori e si ricordano pure della comunione da darti e tu che guardi storto.
Gli ospedali di notte sono corridoi ebbri di buio e tu ci cammini nell'incertezza delle fitte, zoppicando di piastrella in piastrella, coltivando la speranza che quelle luci che vedi in fondo si rivelino certezza di presenza e aiuto e intanto speri che non balzi fuori il solito buon vecchio pazzo Jack a urlarti il suo rientro a casa, con un'ascia in mano.
In sala prelievi ci trovi il vecchio pittore olandese che offre il braccio paziente a una trasfusione: – è una flebo blu Vermeer, ti dice gentile. Blu oltremare, lapislazzuli autentici perché io Vermeer me lo devo sentir dentro. E ti sorride.
L'infermeria ha aria di bordello, cinque donne nude in quello spazio ristretto, dai volti scomposti nello spazio e nessuna che ti guardi negli occhi e tu, che non sai a chi offrire il braccio, ti limiti a ciancicare un au revoir maldestro e te ne vai.
Un gruppo di infermieri ciechi avanza sorridente e strabico verso le scale, si guidano l'un l'altro fiduciosi. Tu pensi che rotoleranno giù fino al piano terra e ti provi a urlare ma nessuno ti sente e neanche tu ti senti e intanto continui ad urlare.
Signora, si svegli. Signora, si svegli. L'intervento è finito.

(Il pittore olandese è Han van Meegeren, passato alla storia per avere creato dei falsi Vermeer ma ti prometto che questa storia te la racconto meglio; le cinque donne nude sono quelle ritratte da Pablo Picasso ne Les demoiselles d'Avignon, manifesto della pittura cubista, dipinto nel 1907. I ciechi che si sostengono a vicenda sono quelli dipinti da Bruegel il vecchio ne La parabola dei ciechi. Quasi dimenticavo: il buon vecchio inquietante Jack (Nicholson) lo trovi nel film The shining, di Stanley Kubrick.
L'amore per la storia dell'arte è una brutta malattia che non conosce cura.)




1 commento:

  1. Non posso non commentarti questo tuo vecchio post, proprio oggi che me lo hai fatto vedere e soprattutto perché come sai giovedì scorso ho avuto anche io un intervento simile al tuo. Come ti dicevo Ilaria, io invece ho avuto Maria con me in stanza, ed è stata davvero la mia salvezza! Posso immaginare da sola come tu ti sia potuta sentire. Se non c'era lei che all'occorrenza (poche volte per fortuna) chiamava qualcuno, soprattutto per i miei continui movimenti (avevo pure il materasso duro e mi faceva male il didietro 🤣), sarebbe stato davvero difficile per me, soprattutto le due volte che se ne è uscita la flebo dalla vena. Grazie davvero tesoro per avermi fatto leggere questo post! Sicuramente ne leggerò ancora, anche se il più recente è di 7 anni fa, e te li commenterò! Magari ti torna pure la voglia di scrivere 😘❤️

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