Spider-Boy

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domenica 7 aprile 2013

Specchi a perdere

Ilaria Guccione, Di riflesso in riflesso (Palermo, 2013)


Specchio specchio delle mie brame, dimmi qual è la scusa più insulsa del reame, qual è l'accusa più ingiusta che mi si può sparare in petto, quella che non c'è mela che tenga, ché sono tutti pronti ad inghiottire quel che gli capita a portata di bocca. E le parole che sanno di senso, quelle non le vomitano mai, neanche se gliele raccomandi con ricevuta di ritorno. Dimmi perché la gente non ti sa guardare e ha sempre pronta una scusa a misura di cornice. E diglielo che, a cercarsi sempre un ordine, non ci si trova mai. Digli come si guarda il mondo, che non è retto e non è tondo. Che si avanza sempre di spigolo e, a stare sempre troppo attenti a sé, si finisce col ferire qualcuno nella strada che vai. E poi è già tardi, che il tempo è illegale e delle convenzioni da orologio e calendario se ne fotte e scorre col suo tempo. E ti ride dietro e tu neanche te ne accorgi, che stai ancora lì, a sistemarti quel tuo niente.
Ad ogni viaggio porto con me uno specchio minuscolo. Perso in un bagaglio provvisorio, non trova il tempo di saltar fuori, che poi con tutto il mio casino. Che poi neanche ho il tempo per fermarmi, ho da correre per rincorrermi il tempo che ancora c'è e nessun trucco da giocarmi tra le ciglia. Mi conosco a memoria.






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