Spider-Boy

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giovedì 30 maggio 2013

Silenzio armato

Ilaria Guccione, Dateci il pallone (Palermo, 2013)

C'è un silenzio armato tra il mio tutto e il tuo. C'è un sentiero minato che ogni volta ci si esplode e ci si salta per aria che è notte fonda e ci si affossa di note stonate. Qualcosa di me deflagra per strada e qualcosa mi rimane ed è sempre quel che è perso a rimanere più impresso perché avresti voluto salvarlo, perché se poi lo racconti e non hai niente tra le dita ti dicono che hai inventato tutto. Come un'eco distorta, quel frastuono ti bussa sul petto al mattino, tra il risveglio e la tazzina di caffè che ti traballa in mano. Si dovrebbe poter tornare bambini, pensi mentre quel caffè ti barcolla per la gola,  però a patto che qualcuno ti dica che te lo devi godere tutto quel tempo che ti sorride smisurato e prepotente. Che poi. Ci si misura a passi scanditi dalla fretta in bilico tra le scadenze ed il dolore. E tutti ad esigere un pagamento e tu che ti chiedi perché non ti lascino in pace, chè tu paghi tutto sempre. Ti scriverò un'ultima lettera in 42 linee, come nella Bibbia di Gutenberg, risparmierò sulle sillabe ma non avrò comunque lo spazio per dirti che. Siamo occasioni buone che eccedono in distrazione e difettano in coraggio.


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