Spider-Boy

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martedì 25 giugno 2013

Il tempo che non c'è più tempo

Ilaria Guccione, A Ballarò (Palermo, 2013)

Il tempo. Di una sigaretta accesa e cenere che cade, di un bicchiere da svuotare e birra che rimane, di una canzone che va per strada e già vorresti che ricominciasse almeno il ritornello, che lo sai. Di parole da inghiottire che non hai fatto neanche il tempo ad ascoltare ma almeno così forse le potrai capire. Ma non è detto che tu poi riesca a digerirle.
Di trovare parcheggio, di sederti dove capita e dirti che nell'unico posto disponibile certo che va bene, di ritrovare per caso qualcosa che la polvere aveva nascosto con cura, di perdere qualcuno eppure era giorno pieno e la strada era deserta.
Il tempo di quella carezza che non hai fatto in tempo a dare, che di tempo in tasca ne avevi messo in conto a mai finire. Il tempo di ripassare tutta quella storia lì, che te la ricordi bene e intanto c'è qualcuno che ti chiama e da qualche parte devi pur andare e ti rimane quel sapore amaro che poi ci penserai con calma e non lo dici agli altri ma te lo porti dietro per obliqua compagnia.
Il tempo che non c'è più tempo e te lo dicono sempre gli altri e tu, come sempre, non ci avevi capito niente.



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