Spider-Boy

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mercoledì 5 giugno 2013

Tra anestesia e sinestesia

Ilaria Guccione, Anestesia involontaria (Palermo, 2013)

A volersi regalare un'anestesia, ti ci vorrebbe sempre un medico a portata di mano, un intervento nei paraggi, una speranza di salvezza che sappia almeno di ossa, una perdita dei sensi che a una come me non è mai garbata. Che a volte però ormai mi ci ritrovo a pensarci su al mattino, mi chiudo gli occhi davanti allo specchio e mi dico: che ci vuoi fare, aspetta che prima o poi ci incappi in una pausa forzata di sogno. E dai stupida, sorridi che almeno per un po' ci dormirai su.
Io però mi preferisco vigile in una continua sinestesia, ad oscillare tra un incrocio di senso e un altro, tenendomi caro quello mio. E tu prova a distruggermelo, che non ci riesci, me lo posso ammazzare solo da me.
Che profumo accecante, che baci sciancati, che rumore buio che mi si cuciono addosso ogni notte.

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