Spider-Boy

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giovedì 13 giugno 2013

Spera e spira oppure spara

Ilaria Guccione, Guardare (Palermo, 2013)

Lei sta seduta, di bello e di cattivo tempo, con un sorriso sdentato e un tremolìo di mani che glielo cogli appena. Dice che ormai non aspetta nessuno e niente, se glielo chiedi ti risponde che un tempo degno dell'attesa non esiste. Che se caschi a piè pari nella fossa dell'aspettare, dal fondo non ti sente nessuno e il tuo tempo lì sotto da sola sa solo di fango e sai quanto tempo ci vuole a ripulirti la bocca e il ricordo non te lo smacchiano da nessuna parte. E sai quanto tempo che hai sprecato a dondolarti là sotto, regalandoti tra un'eco e l'altra un monotono monologo del frastorno.
E allora non sperare, ché alla fine spiri. Ma se ti vuoi salvare allora sì, ci sta che spari. Altrimenti puoi sempre sparire, che è come svuotare in fretta scaffali e cassetti, cancellar tracce o almeno provarci, scappare via di notte e non voltarti mai. Ma è roba che non ti appartiene, è un copione che tu proprio non sai.
E allora dammi un calibro buono, che se lo incontro gli spacco il cuore e se ce l'ha davvero di pietra miro altrove. Prima che per noia sia lui a centrare il mio, senza neanche sapermi più guardare. Bang bang.







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