Spider-Boy

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domenica 24 novembre 2013

Pioggia nera

OmbrelloOK
Ilaria Guccione, Sopra tutto, l'ombrello (Palermo, ottobre 2012)

Pioveva nero. Mia madre dice che l’espressione è mia. Sostiene perfino che ho cominciato a usarla quando ero ancora piccolissimo. Ma, in fatto di ricordi, non c’è da fidarsi troppo di lei. E’ un campo in cui non siamo quasi mai d’accordo. I suoi sono ricordi dolciastri e sbiaditi come i santini col bordo a forma di merletto che i devoti conservano nei messali.
(Da: Georges Simenon, Pioggia nera)


Quella pioggia fitta me la sfiatavo lenta, me la scrutavo attenta quell'acqua che si faceva tenda dai filamenti infiniti prima di trionfare sul selciato in finale di pozzanghere. M'affondavo distratta in quelle piccole cascate tra uno scalino e l’altro, negli abeti costretti in vasi troppi piccoli che sembravano naufraghi costretti ormai alla resa. Faceva un freddo da disperarsi le mani nude, eppure rimanevo davanti la porta, che magari sarebbe finita, che magari saresti tornato, di certo circospetto come il sole dell'inverno.
Mi chiedevo se anche tra noi fosse scesa una pioggia simile, inizialmente lieve poi sempre più intricata, abile nel dissimulare ogni possibile via d’uscita verso il bel tempo. Vicoli a riunire strade parallele che potessero garantirci una visione limpida di tutte le infinite realtà che avremmo potuto ancora attraversare.
Ma te ne andasti rapido per una via in facile discesa con un ombrello di pretesti insulsi e neanche una scusa da lasciarmi e neppure un gesto. 
E ne è passata ormai di acqua sotto i ponti e son sopravvissuta a mille allagamenti. Eppure. Oggi mi piovevano ricordi fra cielo malandato e quelle scarpe nuove da misurarsi ancora tra l’andatura rapida e il rovinoso cadere e allora ogni passo me lo dovevo contare.
Piovevano ricordi tra una balata e l'altra, da farmi nuovamente scivolare. Eppure. Quel pensiero obliquo e quasi allegro che l'acqua, almeno quella. Cada come cada, è sempre uguale. Quel pensiero bagnato che poi ti fa tremare. Quelle lacrime da niente che ti fanno rincasare.


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