Spider-Boy

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sabato 16 novembre 2013

Un bacio. Ed è lungi.


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Ilaria Guccione, I baci non scioperano (Palermo, novembre 2013)

E’ una febbre, un delirio. Che cosa? La vita, che diamine: “fever called living”; è come la febbre, oscura. Accenna talvolta ad alcunché di fiato, sembra proporre uno svolgimento e una conseguenza, ma son momenti.
Dicono che l’annegato, nell’attimo supremo, coi suoi occhi morenti, veda svilupparsi il rotolo veloce della trascorsa esistenza: no, la vera immagine della vita è questa, per esempio questa che della mia mi giunge a raffiche, dalle quali sarebbe difficile, vano, cavare od astrarre un’alleanza, una parentela, e le quali sarebbe vano voler comporre in unico vento.
(Da: Tommaso Landolfi, Un amore del nostro tempo)

Eppure io quel bacio me lo ricordo ancora. Ma non saprei come raccontarlo. Ho fallato il tempo per segnar parole, sforato lo spazio disponibile per raccoglierle e portarle via e riascoltarle con calma. E poi pensavo che il tempo non m’avrebbe tradito, lasciandomi su un marciapiede improprio a chiedere la strada per tornare.
Lenta lenta che il piede me lo sollevavo a stento e di strada davanti ne avevo tanta, ché dovevo arrivare fino all’Eur.
Mi sorprese un’eclisse di senso, l’appuntamento con ogni possibile parola fu mancato, mi rimase solo uno stupore zoppicante nel silenzio della sera.

Un bacio. Ed è lungi. Dispare/giù in fondo, là dove si perde/la strada boschiva che pare/un gran corridoio nel verde.*

* Guido Gozzano.

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