Spider-Boy

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venerdì 29 novembre 2013

Quando presto è già tardi

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Ilaria Guccione, E' arrivato il tempo del calcio (Palermo, ottobre 2013)

Il tempo a nostra disposizione, purtroppo, sta finendo. Cloto e Lachesi hanno terminato il loro compito, e ora tocca a me. Lorsignori mi perdoneranno, ma in questo attimo, che io sto misurando su una clessidra diversa dalla Loro, è apparso per tutti Loro lo stesso anno, lo stesso mese, lo stesso giorno, la stessa ora di tagliare il filo. Ed è questo che, non senza dispiacere, mi credano, sono incaricata di fare. Adesso. Ora. Subito.
(Antonio Tabucchi, da: Si sta facendo sempre più tardi)

E’ presto, lui proclamava  con cadenza regolare e saltando i giorni di festa, ché in quelli aveva altro a cui pensare. E’ ancora presto, lo ripeteva a voce alta e accompagnandosi con la lentezza stupidamente solenne di ogni suo gesto. Che fosse chiaro a chi di dovere che di tempo ce n’era ancora a bizzeffe per aspettare e rimanere.
Per lui era sempre troppo presto e a furia di ripeterselo si ingarbugliò nella sua vecchia cantilena e quando arrivò il giorno buono per annunciare che ormai era troppo tardi lo fece a mezza voce e di cattiva lena.
E fu così che il momento giusto non fu mai e di buone rimasero solo le scuse. Quelle che te le giochi sempre come vuoi, che ci corazzi il tuo piccolo mondo e fino al prossimo tuo presto continui a girarci in tondo, ché tanto poi t'appiglierai al solito pretesto.

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