Spider-Boy

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giovedì 3 gennaio 2013

L’incanto non è mai in saldo

Ilaria Guccione, Saldi in vetrina (Palermo, gennaio 2013)


C’era un alfabeto proibito. Ogni lettera era un invito. Ogni sillaba prometteva qualcosa. Ma nell’intrico delle parole ci si accorse che non esisteva nulla di garantito. (I punti però rimangono punti. Fai attenzione che tra le tue dita non siano in eccesso, abbi cura di posizionarli sul corpo giusto.) 

Dicono che ci sia sempre un muro buono per rimbalzarci ogni occasione di dolore e risparmiarsi qualche colpo. Difficile però è difendersi se ti scambi la cura col malanno, se t’inganni il buonsenso col cattivo gusto. Occorrerebbe allora un’altra lingua fatta di febbre e sangue, di sputi e cemento. Buona per abbattere il male senza fraintendere l’intenzione. (I punti però rimangono punti. Abbi cura che sulla tua lingua non siano in difetto, fai attenzione a posizionarli al momento giusto.) 

Ti dicono che è tornato il tempo delle occasioni da due soldi, ti invitano ad accelerare di vetrina in vetrina ma tacciono sul fatto che ci sia sempre qualcosa da pagare a caro prezzo. Ma tu lo sai, ché ci hai già fatto il callo. Che a cercare di curarti i passi e il fiato devi pur saldare. Saldi ogni volta l’incanto: l’incanto è caro assai e non concede sconti.

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