Spider-Boy

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mercoledì 9 gennaio 2013

Portavo scarpette rosse come un segnale

Ilaria Guccione, Scarpe buone per la strada (Palermo, novembre 2012)

 
Occorrono scarpe resistenti alla paura per andare lontano e lacci da sciogliere al momento opportuno. E buona memoria nelle suole per ritrovarsi la strada o per cambiarsela, senza nessun cazzo di permesso da chiedere. Scegli la musica giusta e vai. E salvati più che puoi.
E non festeggiarti mai i giorni di festa, che il lieto fine è un’operazione pubblicitaria che conviene solo a idioti e bugiardi.
La vita è un continuo inciampo. Si cade da soli e da soli si scade.
Scegli dunque scarpe comode e assicurati che siano allacciate per bene. Che almeno non ti trovino quella sdrucitura nella calza che hai tenuto nascosta con tanta cura.
Portavo scarpette rosse come un segnale. Per riconoscermi i giorni di tregua.
Per ricordarmi la guerra che da me a te si consuma. Spingi. Accelera. Spingi. Accelera. La mano. La ferita. Sillabando. Seguiamo regole esigenti come ogni cosa trascurabile. Punti materiali d’ovvietà, così si dice. Dinamiche contrazioni. Abbrivi contratti.
Porto scarpette rosse per disconoscermi i giorni di resa. Quando mi accelero incostante in eccezioni riflesse.

          

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