Spider-Boy

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domenica 17 marzo 2013

Poveri cristi

Ilaria Guccione, Poveri cristi in vetrina (Palermo, 2013)

Lo trovi sempre lì, quel povero cristo. Deposto ed esposto in vetrina insieme ad altri poveri cristi con la sua stessa faccia, abbandonati tra braccia di madri inchiodate al dolore. Ecce homo, che te lo vendo a buon prezzo e scusa se non sono i soliti trenta denari ma di questi tempi anche la morte s'è fatta più cara.
C'è chi ci passa davanti di fretta e chi si ferma almeno una manciata di secondi e gli occhi li punta sul morto disteso. E neanche immagina che ai balconi del piano superiore ci siano angeli in festa e madonne allegre fresche di parto a dispensare benedizioni e saluti, ché ai piani bassi la regola è che si deve sempre soffrire e se vuoi altro devi imparare a salire, tra una scala santa e un benedetto ascensore, sempre che trovi la raccomandazione giusta per non consumarti le ginocchia.
Ed io che rimango in piedi sul marciapiede di fronte, a chiedermi il perché dell'ennesimo negozio di articoli religiosi, con tutti quei cristi sfigati che abbiamo, tarlati  e vecchi di secoli che continuano a collezionare buchi, fisso con fastidio quel paramento senza volto che sembra pronto a compiere il solito miracolo pasquale, a tirar fuori un alzati e cammina col solo gesto delle mani e a far resuscitare qualcuno che si dice abbia fatto tutto da sé.




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